Difesa: Cgil Cisl Uil, episodio Arsenale Taranto mostra necessità di investire nel pubblico

CislFPMEF/ Febbraio 21, 2020/ Comunicazioni Generali

Difesa: Cgil Cisl Uil, episodio Arsenale Taranto mostra necessità di investire nel pubblico

Roma, 21 febbraio – “Quanto accaduto all’Arsenale di Taranto mette ancora una volta in evidenza la necessità di contrastare la tendenza alle esternalizzazioni e di investire, al contrario, nel pubblico, per favorire l’occupazione e contribuire allo sviluppo del paese. L’Arsenale della Marina militare, come molte altre realtà della difesa sul territorio nazionale, ha bisogno di riappropriarsi del proprio ruolo pubblico attraverso un piano straordinario di assunzioni, formazione e infrastrutture adeguate”. Questa la posizione di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa circa il provvedimento cautelare adottato nei confronti del Direttore dell’Arsenale di Taranto e di alcuni dipendenti militari e civili nell’inchiesta per l’aggiudicazione di una serie di appalti.
“Al di là della gravità del fatto in sé, sul quale confidiamo che la Magistratura possa fare presto chiarezza, questo episodio deve indurre a una seria riflessione innanzitutto le istituzioni circa la precaria condizione vissuta attualmente da tutti gli enti operativi ed Industriali della difesa sul territorio nazionale. Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una progressiva forte riduzione degli investimenti e delle commesse, e allo smantellamento della qualificata forza-lavoro presente in quelle strutture che ha provocato la perdita secca del know how conseguito dal personale pubblico impiegato in 40 anni di lavoro e oggi posto per lo più in pensione senza alcuna sostituzione. Una cattiva tendenza che va invertita quanto prima. Le proposte per raggiungere questo irrinunciabile obiettivo i sindacati le hanno più volte indicate al governo e ai vertici politici che hanno assunto la responsabilità del Ministero della Difesa negli ultimi anni, ma che purtroppo continuano a giacere irrisolte ovvero neanche considerate sul tavolo di chi dovrebbe avvertire il dovere di discutere con le rappresentanze sindacali dei lavoratori”.

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